Immatricolazioni Auto in Aprile

 

Immatricolazioni Auto in Aprile

 

Secondo i dati resi noti dalle case automobilistiche, in aprile 2009 sono state immatricolate in Italia 188.406 autovetture con un calo del 7,53% rispetto al risultato raggiunto allo stesso mese del 2008. Questa contrazione è radicalmente inferiore a quelle che si sono registrate nei mesi che hanno preceduto l’adozione degli incentivi alla rottamazione e per le vetture ad alimentazione alternativa (gas, elettriche, ibride). Ciò non toglie tuttavia che il risultato di aprile sia inferiore alle attese.

Diversi fattori hanno contribuito a contenere la crescita delle immatricolazioni nel mese scorso. Innanzitutto va segnalato che quest’anno vi è stato un giorno lavorativo in meno (due se si considerano anche i sabati che sono lavorativi per i concessionari) e che la Pasqua, che nello scorso anno cadeva in marzo, può avere determinato un certo rallentamento dell’attività. In presenza di un portafoglio ordini molto consistente l’elemento di fondo che ha impedito alle immatricolazioni di superare il livello di aprile 2008 va comunque ricercato nel fatto che molte case hanno avuto problemi di disponibilità di prodotto per far fronte alle richieste. Questa situazione, delineatasi già in marzo, dipende sia dal fatto che grazie agli incentivi dello Stato la domanda è in ripresa anche in altri due grandi mercati europei, e cioè in Germania e Francia, sia, e soprattutto, al fatto che l’incremento degli ordini in Italia riguarda esclusivamente i clienti privati e le vetture incentivate che rappresentano soltanto il 23% dell’offerta. La situazione del mercato per gli acquisti delle aziende (che generalmente rappresentano il 27-28% delle immatricolazioni) e per il 77% dell’offerta che non beneficia di incentivi statali auto resta fortemente negativa.

In questa situazione anche il positivo apprezzamento degli operatori per gli incentivi adottati dal Governo italiano rischia di ridimensionarsi. Basti pensare che in aprile l’indicatore di fiducia degli operatori del settore auto determinato dal Centro Studi Promotor fa registrare un ripiegamento dopo l’impennata di febbraio e di marzo dovuta all’adozione degli incentivi. E ciò mentre l’indicatore di fiducia dei consumatori determinato dall’Isae mette a segno un balzo di 5,1 punti e mentre, dopo una caduta che durava ininterrottamente da molti e molti mesi, risalgono gli indicatori di fiducia dell’Isae sia per le imprese manifatturiere ed estrattive che per quelle del commercio che per quelle dei servizi.

Tra l’altro, secondo il Centro Studi Promotor, l’evoluzione del mercato italiano appare in contrasto con quanto avviene in altri paesi europei che hanno adottato sostegni alla domanda di auto ed in particolare in Germania dove in marzo, grazie agli incentivi alla rottamazione, le immatricolazioni hanno fatto registrare una crescita addirittura del 39,9%. La formula adottata in Germania prevede però un incentivo di 2.500 euro per l’acquisto con rottamazione di qualsiasi vettura, mentre in Italia l’incentivo è di 1.500 euro e consente di acquistare soltanto vetture con emissioni di CO2 fino a 140g/km, se a benzina, o fino a 130 g/km, se diesel, o con alimentazioni alternative. Anche alla luce dei risultati di aprile sarebbe quindi opportuno che il Governo riprendesse in esame la soluzione italiana per gli incentivi alla rottamazione adottando una formula analoga a quella tedesca. La preoccupazione di incentivare l’acquisto di auto “ecologiche” non deve penalizzare la ripresa del mercato tanto più che anche incentivi come quelli tedeschi, come i dati dimostrano, finiscono per sostenere soprattutto la domanda di vetture dei segmenti più bassi in quanto i compratori di auto di lusso non decidono certo un acquisto per beneficare di un incentivo alla rottamazione e soprattutto generalmente non dispongono di un usato sufficientemente vecchio per poter essere rottamato. Oltre a rivedere la formula per gli incentivi, il Governo dovrebbe adottare provvedimenti anche per contrastare la caduta degli acquisti di auto aziendali, cogliendo l’occasione per adeguare finalmente il trattamento fiscale di questa categoria di veicoli agli standard europei.statali.


 

Fonte: Centro Studi Promotor

 

Immatricolazioni Auto in Aprileultima modifica: 2009-05-30T16:49:00+02:00da webint
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