Fallimento fiscale del superbollo auto
ANFIA (produttori italiani), ANIASA (autonoleggio), Assilea (leasing), Federauto (concessionari), UNASCA (agenzie) e UNRAE (costruttori esteri), ossia le principali associazioni della filiera aumobilistica italiana hanno inviato una lettera al Ministero dell’Economa e delle Finanze chiedendo in pratica l’abolizione del superbollo auto, alla luce degli effetti controproducenti che a loro avviso esso ha prodotto sia sulle entrate fiscali sia sul mercato dell’auto..
L’addizionale erariale sul bollo auto era stata introdotta nel luglio 2011 con un importo pari a 10€ per ogni kW di potenza del veicolo superiore ai 225 kW, con effetto retroattivo su tutto il 2011 e su tutto il parco circolante.
Successivamente, dal 1° gennaio 2012, la sovrattassa è stata portata a 20€/kW ed estesa alle vetture con potenza superiore ai 185 kW.
Le Associazioni hanno evidenziato che nelle intenzioni dell’Esecutivo la misura avrebbe dovuto portare alle casse dello Stato 168 milioni di €, ma che invece le cose sono andate in maniera diversa.
Affermano infatti le Associazioni che, a causa degli effetti deprimenti e distorsivi che il superbollo avrebbe causato nel mercato, nel solo 2012 ha avuto luogo una perdita complessiva, tra minori entrate fiscali e mancato introito, di circa 140 milioni di euro, così suddivisa: per lo Stato 93 milioni di euro di gettito IVA e 13 milioni di euro di superbollo in meno; per le Regioni 19,8 milioni di euro di mancato pagamento del bollo; per le Province 5,2 milioni di euro di mancata IPT e circa 9 milioni di euro in meno di addizionale su RCA.
Fonte: Federauto